Skincare integrativa: quali e quante maschere è giusto fare?

Ciao a tutti, oggi si parla di coccole, di tempo per sè e di accontentare le nostre esigenze… per lo meno in campo beauty!

Insieme alla quotidiana cura della nostra pelle, c’è infatti tutta una serie di prodotti in grado di supportare e completare la nostra routine di trattamenti, è quella che viene chiamata “skincare integrativa” ossia tutta la parte di maschere e trattamenti intensivi che possiamo fare periodicamente

Avevamo già parlato della mia skincare integrativa in questo video, presto arriverà anche un aggiornamento in merito quindi, se vi interessa anche seguire l’applicazione dei prodotti, vi aspetto anche sul mio canale YouTube.

Quello di cui voglio parlare oggi però, non è tanto cosa fare, ma quanto e perché.

Se infatti la corretta cura fa bene alla pelle, come in tutte le cose “ il troppo stroppia” e si rischia di ottenere effetti contrari e anche rendere una pelle asfittica (quindi non più ricettiva)

Vediamo quindi Cosa valutare quando dobbiamo strutturare la nostra routine integrativa:

1.Tipo di pelle: se già non sapete quale è il vostro tipo di pelle, tenete presente che molte strutture, incluse farmacie e profumerie, hanno strumenti per la misurazione più o meno precisa della produzione sebacea e dell’elasticità cutanea in modo da indicarvi la vostra tipologia.

2. Età: anagrafica, semplicemente, è già una buona indicazione su cosa, fisiologicamente, la pelle ha bisogno; ad esempio, dopo i 35 anni la produzione di collagene e sostanze idratanti decresce progressivamente, quindi sarà opportuno valutare una skincare che integri queste mancanze

3. Stile di vita: fumo, alcol, ritmi frenetici, sport particolari, sono alcuni tra i fattori da prendere in considerazione nella scelta della routine perché influiscono sulle esigenze della pelle

4. Esigenze da assolvere: al di là di quelle che possono essere le esigenze oggettive, quali sono per voi i bisogni che volete assolvere? Un esempio semplice: per età ho sicuramente bisogno di idratazione e trattamenti contro i segni di espressione, ma se mi chiedete quale è il primo fattore su cui voglio lavorare vi rispondo sicuramente “luminosità e uniformità dell’incarnato”, perciò nella scelta della mia routine darò priorità a quello

5. Tempo da dedicare: inutile valutare prodotti dai lunghi tempi di preparazione o maschere da biblici tempi di posa se il tempo che ho a disposizione sono i 5 minuti mentre mi lavo i denti la sera! Quindi scegliamo i prodotti in base alle nostre tempistiche

6. Periodo dell’anno: ogni stagione regala le sue particolari esigenze alla pelle, occorre tenerne conto nella scelta del cosmetico

7. Skincare associata: tenete conto dei prodotti che già usare come trattamento quotidiano, se ad esempio state già usando un siero idratante ogni giorno, magari non avrete bisogno di fare anche una maschera idratante ma potrete rivolgervi ad altre funzioni.

Facciamo un esempio pratico su di me in questo momento:

Una me senza trucco e senza filtri

Pelle normale a tendenza mista, 40 anni, pelle che ha bisogno di mantenere lo stato ottimale, voglio lavorare sull’uniformità dell’incarnato e sui segni di espressione; siamo in autunno ed ho poco tempo da dedicare ai trattamenti, non ho al momento problematiche legate all’ambiente esterno.

Personalmente so che la mia pelle, specie ai cambi di stagione, non vuole essere troppo coccolata, ha bisogno di poche ma costanti e mirate maschere viso.

Strutturerò la mia skincare integrativa in 4 appuntamenti settimanali

Lunedì: esfoliante viso per rimuovere le cellule morte e stimolare il turn over cellulare

Martedì: maschera di pulizia. In particolare accontento la mia pelle mista facendo un multitasking con una maschera purificante nella zona T (fronte-naso-mento) ed una idratante ai laterali del viso.

Mercoledi: skincare tradizionale

Giovedì: skincare tradizionale

Venerdì: maschera detox. Mi è sempre piaciuto fare una maschera di questo tipo al venerdì, mi da l’idea di alleggerire la pelle dallo stress della settimana lavorativa trascorsa! Faccio solo attenzione alla formulazione perché spesso le maschere di questa tipologia sono in realtà delle purificanti a base di argilla, io cerco invece formule ricche di antiossidanti e stimolanti della luminosità

Sabato: skincare tradizionale

Domenica: sleeping mask anti età. Sono maschere da tenere in posa tutta la notte e formulate per un lento rilascio di attivi per lavorare a pieno sulle funzioni scelte. Questa tipologia di maschera mi regala anche un buon nutrimento che bilancia gli effetti dell’esfoliazione che farò il lunedì successivo.

Ecco quindi che ho strutturato la mia skincare integrativa per tutta la settimana tenendo conto che già tutte le sere utilizzo un siero alla vitamina C che va a lavorare sull’uniformità dell’ incarnato e che quindi non ho bisogno di una maschera con quella specifica funzione.

Se già non conoscete come reagisce la vostra pelle ai trattamenti andate per gradi, l’importante è essere costanti per apprezzare i risultati; per aiutare la costanza di utilizzo, vi suggerisco di tenere traccia di cosa fate in modo da scadenzare bene i prodotti e ottenere un risultato più coerente dalla vostra routine integrativa.

Io ad esempio dedico un paio di pagine sul mio bullet journal (vi ho spiegato come imposto la mia routine in questo video), e tengo appeso nel mobiletto del bagno un promemoria settimanale che mi ricordi cosa fare in quel giorno. È chiaro che non è legge, la base è ascoltare le proprie esigenze e se c’è bisogno di variare farlo senza remore, ma avere uno schema aiuta molto per i risultati.

Ora raccontatemi voi che tipo di approccio avete con le maschere ed i trattamenti aggiuntivi: seguite un criterio o andate a sentimento? Cosa preferite utilizzare?

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