Signore e signori oggi non parliamo di un prodotto ma di tanti, perché parliamo di campioncini!
C’è chi li colleziona, chi ne fa una ricerca mirata e chi una incetta smisurata, c’è chi li conserva per anni e chi invece li categorizza come i libri di una biblioteca
Ma quanto durano? E come organizzarli al meglio sia per sistemazione che per far si che siano davvero utili?

In questo articolo voglio darvi quelli che secondo me sono i 5 consigli principali che conviene seguire per rendere davvero utile un campioncino ricevuto in omaggio.
Consiglio numero 1: cercate più campioni dello stesso prodotto
Solitamente un sample ha una quantità variabile tra i 2 ed i 5 ml, che è quindi troppo poco per valutare un qualsiasi tipo di efficacia del prodotto.
Anzitutto quindi, se c’è un prodotto che vi interessa particolarmente, cercate di racimolare più sample dello stesso in modo da avere almeno una settimana di prova del trattamento, già questo vi aiuta a percepire meglio l’effetto su di voi.
Parimenti se avete voglia di provare qualcosa in particolare non abbiate timore di chiedere! la brava commessa sa già consigliarti quella che si chiama la “vendita abbinata” anche solo con i campioncini, omaggiandovi del prodotto che meglio si sposa con il vostro acquisto e che fa al caso vostro, ma quando questo non avviene spontaneamente, non esitate a chiedere! Se è possibile accontentarvi sarà un aiuto anche per il negozio perché avere un campione mirato da provare rende più facile il potenziale acquisto futuro
Consiglio numero 2: sfruttare al meglio le informazioni che ci da il campioncino
Se però non riuscite ad avere più sample della stessa referenza, il campioncino può comunque servire a prime fondamentali considerazioni:
Valuta La texture: È scorrevole al punto giusto, fa scia bianca che richiede più tempo nel massaggio, si assorbe nel tempo che ritengo giusto, è un tipo di consistenza che solitamente mi piace usare?
Valuta il profumo: l’esperienza di utilizzo del cosmetico gioca molto sull’aspetto sensoriale e la profumazione scelta è spesso un punto chiave del motore di acquisto.
Con un sample puoi valutare l’odore del prodotto, se e quanto questo rimane sulla pelle , che emozione ti suscita e se è quella che stai cercando
Valuta gli ingredienti: controlla che non contenga ingredienti che sai già che non vanno bene per te o cui sei sensibile
Queste sono già utili aspetti da valutare per ponderare un nuovo acquisto e individuare quello che può piacere alla tua pelle o ai tuoi capelli, e già questo aiuta a ridurre gli acquisti errati (cosa da non sottovalutare)
Consiglio numero 3: tieni solo quello che ti serve
Altrimenti detto: fate selezione!

Quel sano decluttering che tanto va di moda, applicatelo anche per i sample cosmetici
Regalate quei campioni di prodotti che non fanno per la vostra pelle o i vostri capelli
Regalate quei prodotti che hanno una texture che non amate o quei campioni di prodotti che sapete che non avete interesse ad usare. In questo modo avrete comunque solo cose che avete voglia di provare e non resta che trovare il giusto momento o occasione per farlo.
Un esempio pratico? Io so che ho capelli sottili e lisci, cute delicata, con lunghezze non particolarmente secche e so che non amo le consistenze troppo ricche. Che me ne faccio quindi di 10 campioncini di shampoo per capelli colorati o maschera super nutriente ravviva ricci? Meglio regalarli a chi sa sfruttarli meglio, ricordiamoci che quel che non va bene per voi può invece essere per qualcun altro la soluzione che cercava
In tema di selezione aggiungo anche un’altro suggerimento bonus: non accumulate!
A meno che non siate viaggiatrici seriali (e anche lì ci sarebbe da fare un discorso a parte sul cambiare troppo spesso prodotto) quando avete una media di 10 campioncini per categoria siete già ben fornite!
Consiglio numero 4: organizzali secondo scadenza
Organizzare al meglio i campioncini aiuta a ottimizzare l’utilizzo e ci limita il rischio di farli scadere.
E a proposito di scadenza: vi siete mai chiesti quanti durano i sample?

Sui campioncini più accorti trovate una data di scadenza, che non va confusa con il disegno del barattolino aperto che indica invece il PAO (period after opening, cioè quanto dura inalterato il prodotto dopo che la confezione è stata aperta); per tutti gli altri, dove non diversamente specificato, considerate che un prodotto non aperto ha una validità fino a 36 mesi massimo oltre i quali viene considerato “scaduto”.
Personalmente adotto da anni un sistema molto semplice: appena ho per le mani un campioncino ci scrivo dietro mese e anno e poi lo sistemo in una scatolina dal più “vecchio” al più recente; fidatevi che è molto meno macchinoso di quel che sembra!
Ma se non abbiamo un riferimento di questo tipo come fare per evitare di usare campioncini che hanno visto tempi migliori? In quel caso fidatevi dei vostri sensi, in particolare dei vostri occhi e del vostro naso; difficilmente infatti un prodotto che emana odore sgradevole o presenta separazione sarà ancora valido da usare!
Consiglio numero 5: organizzali in maniera logica
Sistemare i campioncini in modo pratico e funzionale aiuterà a riconoscerli e sfruttarli al meglio

Personalmente li tengo divisi per categoria così se ho bisogno di provare qualcosa o magari organizzare un beauty per qualche viaggetto mi è molto più facile scegliere.
Tengo tutto in scatoline rigide (perfette allo scopo le scatole dei gioielli o le confezioni dei cellulari) divise per finalità di utilizzo: crema giorno, crema notte, siero etc…
Li conservo tutti insieme nel cassetto dove ho le mie scorte di skincare, così quando finisco un prodotto, che abbia già un sostituto o che lo debba scegliere, pesco sempre da un unico punto!

Voi a quale categoria di utilizzatrici di campioncini appartenete? Avete qualche modo particolare per conservarli?
Ottimi consigli Chiara!
Grazie Ilaria, le cose sarebbero molte ma raccogliere in 5 punti principali credo sia anche più facile da ricordare